Associazione Culturale Mariangela Virgili

L'incastellamento (X° - XII° sec.)

 

Con questo nome alcuni studiosi designano il fenomeno del sorgere di quelle forme tipiche  di abitato detto castrum, castellum. Questo fenomeno ebbe una diffusione  ed una intensità sorprendenti tra il X° e XII° secolo. Inizia con la nuova esplosione demografica che nel secolo IX°  causò la rottura della stasi sociale, caratteristica dei secoli precedenti a partire dalle intense invasioni barbariche. L'antica curtis più attrezzata e meglio difesa, come pure il nuovo organizzato casalis non furono più sufficienti a contenere le giovani famiglie numerose; e bisognò per forza di cose trovare nuovi sbocchi e nuove organizzazioni. Si sviluppò quella forma di contratto agrario costituito dal livellum ad meliorandum , per il quale un mercante di campagna otteneva da un monastero, da un vescovo e da altro signore terriero un appezzamento di una certa vastità. Esso ingaggiava un certo numero di famiglie e le fissava sul posto a certe condizioni più vantaggiose degli antichi servi della gleba. Sebbene non fosse una forma di libertà completa, tuttavia era un passo avanti. Si chiamò castrum ogni centro permanente di abitato raggruppato e fortificato.

Il castrum designa dunque la forma ordinaria del villaggio nel Lazio  dei secoli X° e XII°, i termini di "oppidum" e di "arx". Il contesto indica sempre una sinonimia assoluta tra oppidum, arx e castrum. Il termine burgos, molto più raro, è ugualmente sinonimo di castrum. La fondazione del nuovo castrum non avveniva a caso o disordinatamente. Partiva da una concessione notarile con cui il Signore otteneva un podium o mons ad castellum faciendum e comportava un adeguato territorio circostante che doveva servire per i lavori agricoli.

Doveva pure essere redatta una carta di popolamento nella quale si fissavano i diritti e i doveri reciproci. il Signore secondo quanto stava scritto in essa doveva concedere ad ogni capofamiglia un rettangolo di terreno per piantarvi la casa; un pezzettino di orto lungo la cinta muraria interna; un altro poco discosto dalla cinta muraria dell'antemurale per coltivarvi canapa e lino da servire per la tessitura; un pezzetto di terra per piantarvi la vigna fuori della cinta muraria; ed un appezzamento di terreno più distante da coltivare a secondo dei componenti la famiglia per provvedere alla provvista di cereali e legumi.

Spettanza particolare del Signore era edificare la torre di difesa presso la porta d'ingrasso dell'abitato e la chiesa castrale con il cappellano da mantenere a sue spese.   Si aveva così un monte per le case, la Chiesa, la torre e il Palazzo del Signore; tra la cinta muraria e lo strapiombo e l'antemurale la zona degli orti con frutteti e verzierie (orto di verdura) provveduta di cisterna e di canali per la irrigazione. Sono state riattivate antiche strade o aperte delle nuove. Sopratutto è ripreso il commercio e lo scambio tra castello e castello fino ad arrivare sempre più lontano. Anche l'organizzazione sociale ha dovutoimpiantarsi per rispondere alle nuove esigenze.

 

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